COMUNICATO STAMPA

06 nov 2020

DALLA REGIONE 550MILA EURO PER IL CONSORZIO

PARTE UN PIANO SISTEMATICO DI PREVENZIONE

Al via manutenzioni ad Ambivere, Mapello, Torre Boldone,

Torre de’ Roveri e Monterosso

 

Bergamo, 04 ottobre 2018 - Da una politica di gestione delle emergenze ad un piano sistematico di manutenzioni che guarda in direzione della prevenzione e della sicurezza del territorio.

Regione Lombardia e il Consorzio di Bonifica della Media Pianura Bergamasca hanno firmato una convenzione che prevede un investimento di 550mila euro per la realizzazione di una serie di interventi sul reticolo idrico maggiore, composto da 17 torrenti per una lunghezza di circa 160 chilometri. L’unica clausola alla quale il Consorzio è tenuto a sottostare è quella di aprire e chiudere i cantieri entro la fine dell’anno.

I tempi quindi sono piuttosto stretti, ma il presidente Franco Gatti è fiducioso: “La convenzione è stata firmata alla fine di agosto e questo purtroppo ci vincola a livello di tempistiche. Ci siamo fatti però trovare preparati, tant’è che la prossima settimana partiranno i lavori e contiamo di riuscire a portarli a termine nei tempi prestabiliti. Con i cambiamenti climatici in corso servono interventi sistematici e in questa direzione va la convenzione con un investimento così importante in termini di prevenzione e sicurezza”.

Insieme a Regione Lombardia, il Consorzio ha quindi individuato gli interventi di manutenzione più urgenti. Innanzitutto il torrente Dordo, tra i comuni di Ambivere e Mapello. “E’ necessaria una ricalibratura, un’asportazione dei fanghi che, con il passare degli anni, si sono depositati sul fondo ed hanno ridotto la capacità del torrente – spiega Gatti -. Verranno aperti tre fronti e l’investimento sarà pari a 350mila euro”.

Il sindaco di Mapello Alessandra Locatelli, insieme al suo vice Diego Locatelli e al consigliere con delega all’Ecologia Osvaldo Viganò, ringrazia Consorzio e Regione per questo intervento, atteso da anni in un’area soggetta a frequenti inondazioni: “Finalmente risolveremo una problematica che colpisce il nostro territorio e che non riuscivamo più a gestire – dichiara il sindaco -. I volontari periodicamente pulivano l’alveo del torrente e gli argini dalla vegetazione, ma le condizioni ormai sono tali che la situazione è diventata fuori controllo. Serve un intervento importante”.

Silvano Donadoni, sindaco di Ambivere, dichiara la sua soddisfazione per gli interventi annunciati, ma con una punta di rammarico sottolinea la difficoltà riscontrata dall’Amministrazione nel trovare un accordo con i proprietari di alcuni terreni interessati dai lavori, soprattutto in vista della realizzazione, il prossimo anno, di vasche di laminazione per la raccolta e la dispersione dell’acqua in occasione di fenomeni meteorici particolarmente violenti. “Dobbiamo eseguire dei carotaggi in quei terreni per verificare la presenza di sorgenti sotterranee e poter poi stilare un progetto preliminare dell’opera. Ma i proprietari dei terreni si sono dimostrati poco collaborativi e non ci permettono di effettuare queste verifiche preventive. Settimana prossima li convocherò per provare a convincerli e trovare insieme una soluzione”.

Il primo cantiere verrà aperto ad Ambivere sulla via Garibaldi, dove c’è la ripartizione tra due rami del torrente Dordo. Il secondo cantiere verrà aperto in via Mazzini, al confine con Mapello e il terzo in piazza Dordo a Mapello. E' prevista anche una collaborazione con Arpa, in quanto i fanghi, prima di essere rimossi, dovranno essere analizzati per verificare la presenza di inquinanti e per capire se necessitano di uno smaltimento come rifiuti speciali pericolosi.

Gli altri interventi in programma riguardano il torrente Gandellone a Torre Boldone, dove verranno investiti 60mila euro; il torrente Tremana a Bergamo, zona Monterosso, dove sarà necessario realizzare delle gabbionature e per le quali sono stati stanziati 70mila euro; 20mila euro saranno destinati all’intervento sullo Zerra a Torre de’ Roveri e 50mila euro saranno invece destinati a manutenzioni diffuse su tutto il reticolo idrico con taglio della vegetazione e pulizia degli argini.

 

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